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Angolo rosso…Giulia Lamagna e la boxe un colpo di fulmine a 15 anni
di Vezio Romano
Foto di Flavia Valeria Romano
Giulia Lamagna è nata a Biella il 24 aprile del 1998. E’ alta 167 cm per 54 kg di peso, Fa parte della ASD Boxing Club Biella ed è allieva del maestro Roberto Scaglione. Ha iniziato l’attività agonistica nel 2014. Nel 2016 ha conquistato la medaglia d’oro nel Torneo Nazionale Italia “A. Mura” a Pisa. Nello stesso anno ha ottenuto il bronzo ai Campionati Europei Youth a Ordu (Turchia). Nel 2017 bronzo con la Squadra del Piemonte al torneo Woman Boxe League a Pompei. Nel 2018 argento al Guanto d’Oro d’Italia a Rivisondoli e oro ai Campionati Italiani Assoluti a Pescara. Nel 2019 oro al Guanto d’Oro d’Italia a Celano e argento ai Campionati Italiani Assoluti a Roma. Nel 2021 oro ai Campionati Italiani Assoluti ad Avellino e argento nel Torneo Internazionale Belgrad Winner in Serbia. Il suo record è di 51 vittorie, 20 sconfitte e 4 pareggi.
D. Come hai iniziato a praticare la boxe?
R. La mia è una storia particolare. Ho perso mio padre quando avevo solo 15 giorni di vita. Ho avuto quindi un’ infanzia con grandi mancanze. Ho trovato uno sfogo nella pratica degli sport: basket, nuoto e danza. I miei zii praticavano arti marziali e pugilato. Uno di loro mi ha portata in una palestra di boxe ed è stato un colpo di fulmine. Avevo 15 anni.
D. Quale è stata fino ad ora la tua più grande soddisfazione?
R. La medaglia d’argento nel Torneo Belgrad Winner perché in campo internazionale sono riuscita a superare la “soglia del bronzo”. Giungere in finale è stata per me una grande soddisfazione.
D. E la più amara delusione?
R. Ai Campionati Europei a Madrid nel 2019. Nel primo match avevo superato facilmente la georgiana Khunjua. Poi contro la romena Perjioc ho perso la concentrazione. Purtroppo questo mi è capitato altre volte nonostante il mio carattere forte. E’ un difetto che sto cercando di eliminare.
D. Come ti vedi pugilisticamente?
R. Mi piace attendere l’attacco dell’avversaria per poi scaricare i miei colpi. In ogni caso non mi tiro mai indietro.
D. C’è un campione che preferisci?
R. Lo statunitense Gervonta Davis: è rapido e potente. Poi è mancino come me.
D. C’è un libro o un film sulla boxe che ti piace?
R. Il documentario Butterfly con protagonista Irma Testa. Secondo me racconta bene l’ambiente della Nazionale dove può succedere di essere al vertice e poi a zero. Ho vissuto anche io un periodo simile.
D. Oltre alla boxe hai altri interessi?
R. In questo momento mi dedico completamente alla boxe. Nel poco tempo libero sto con i miei familiari e i miei amici. Poi mi dedico ai miei due cani di razza amstaff.
D. Quali progetti hai per il futuro?
R. Spero di avere un buon risultato ai prossimi Campionati Europei Under 22 per dare soddisfazione a chi ha sempre creduto in me. Poi spero di entrare in un Gruppo Sportivo dello Stato: per noi atleti è l’unico modo per continuare senza problemi la carriera agonistica.